Volvo a 3000 metri di altezza

La realizzazione della pista sulle Dolomiti, un terreno completamente coperto da alberi di pino e soggetto a condizioni meteorologiche estreme, e come tale potenzialmente pericoloso, ha richiesto le capacità di manovra e le competenze dei migliori operatori e macchinari Volvo con prestazioni elevate. Prima di avviare i lavori veri e propri, l'impresa edile Misconel Srl, che si è occupata dei lavori,  ha dovuto rimuovere dall'area 80.000 metri cubi di terreno.

Misconel-Volvo-Spirit

Titolo comunicato stampa Volvo: Prestazioni eccellenti

I 18 picchi delle Dolomiti, che appartengono alle Alpi italiane e si elevano per più di 3.000 metri coprendo una superficie di 142.000 ettari, formano uno dei paesaggi montuosi più belli d'Europa e si estendono fino a nord di Verona. Durante l'estate, le Dolomiti offrono rinomate strutture di arrampicata e sentieri di trekking. D'inverno, le centinaia di chilometri di piste da sci di quest'area, dalle discese per principianti alle famose "piste nere", sono meta di un'ampia varietà di appassionati di sci e snowboard.
I 1.200 km di piste da sci di Pozza di Fassa, nella ski area Buffaure, che attirano migliaia di persone ogni anno, sono determinanti per l'economia locale. In questa parte del mondo gli sport invernali sono un'attività fondamentale e le varie località sciistiche devono impegnarsi per rimanere competitive. Nel tentativo di attirare un maggior numero di turisti verso la Val di Fassa, a poca distanza dal confine con l'Austria, si è deciso di aggiungere una nuova pista nera.

I MIGLIORI CONTENDENTI

La nuova pista, chiamata a ragione "Vulcano" e classificata come difficile per sciatori esperti, copre un'area di circa 74.000 metri quadrati. Gran parte del lavoro di progettazione di Vulcano aveva l'obiettivo di creare una pista sufficientemente varia e con difficoltà in grado di rendere la discesa divertente per gli snowboarder e gli sciatori freestyle più esperti, eliminando allo stesso tempo rischi e pericoli inutili. La realizzazione della pista su un terreno completamente coperto da alberi di pino e soggetto a condizioni meteorologiche estreme, e come tale potenzialmente pericoloso, ha richiesto le capacità di manovra e le competenze dei migliori operatori e macchinari Volvo con prestazioni elevate. Prima di avviare i lavori veri e propri, l'impresa edile Misconel Srl ha dovuto rimuovere dall'area 80.000 metri cubi di terreno.
Nata da un'azienda locale fondata nel 1700, a cui si attribuisce la costruzione del campanile della chiesa di Santa Maria Assunta di Cavalese e di altri edifici e chiese in tutta la regione, questa impresa, nonostante sia ancora a conduzione familiare, è nota e apprezzata nel settore della cantieristica a livello nazionale. Dei 21 macchinari Volvo, da pale gommate a una vasta gamma di escavatori, Misconel ha deciso di utilizzare gli escavatori cingolati Volvo di peso intermedio, compreso tra 22 e 26 tonnellate, più specificamente quattro EC220D e tre EC250D, ovvero i modelli più adatti a un lavoro di questo tipo.

TERRENO RIPIDO E SDRUCCIOLEVOLE

La nuova pista, che inizia a 1.900 m di altitudine e arriva fino a 600 m, è una discesa ripida lunga 2.150 m. Questo significa che i macchinari hanno operato su una pendenza media del 40%, con una punta del 49% nell'ultima sezione della pista, prima di concludersi sui prati della valle. Secondo il proprietario dell'azienda, Giulio Misconel, il progetto Vulcano ha presentato non poche sfide. "Per gestire un progetto in un sito come questo, circondato da alte montagne, occorre affrontare soprattutto il problema delle pendenze e delle condizioni meteorologiche avverse", spiega.

Forti piogge prolungate durante i lavori hanno creato situazioni insidiose. I sistemi di drenaggio efficienti sono stati essenziali per evitare smottamenti ed è stato necessario erigere un grande muro di contenimento lungo una sezione del pendio. "Abbiamo dovuto lavorare parecchio per trattenere il terreno e stabilizzarlo meccanicamente", afferma Misconel. "Per creare pareti 'verdi', abbiamo usato le tecniche più avanzate esistenti sul mercato. È stato molto difficile e ha richiesto un'estrema precisione e tecnologie all'avanguardia". Franco Piazzi, responsabile di cantiere di Misconel, è rimasto colpito dall'ottimo lavoro svolto dagli escavatori Volvo su un terreno così difficile e a volte letale e si dichiara fiero delle loro prestazioni. "Per lavorare in un ambiente di questo tipo bisogna essere in grado di garantire livelli elevati di prestazioni di scavo, stabilità, coppia di rotazione e visibilità dalla cabina, oltre che massima sicurezza", spiega Piazzi. "Siamo molto soddisfatti delle prestazioni dei nostri macchinari Volvo". Come la maggior parte dei clienti Volvo, sottolinea l'eccezionale efficienza nei consumi di questo tipo di macchinari.

ATTRAZIONE NATURALE

Nel giugno 2009, le Dolomiti sono state dichiarate Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO per la loro bellezza naturale e perché offrono alcuni dei paesaggi montuosi più straordinari al mondo.
Per limitare i danni all'ambiente durante i lavori, era essenziale che i macchinari fossero facili da controllare, ma si dovevano tenere in considerazione anche consumi di carburante e inquinamento.

"Abbiamo dovuto procedere con molta cautela", spiega Misconel. "Per prevenire e contenere l'inquinamento ambientale abbiamo utilizzato macchinari Volvo di ultima generazione. Le dimensioni relativamente compatte ci hanno permesso di operare con maggiore precisione, in modo da ridurre al minimo l'impatto sull'ambiente. In questo settore, la natura è il nostro principale responsabile di progetto, il manager più importante a cui dobbiamo rendere conto".
Oltre al dover lavorare in pendenza, un altro elemento importante del progetto è stata la paesaggistica, il cui obiettivo era ripristinare nell'ambiente, nel modo più efficace possibile, lo stato e l'aspetto naturali originari una volta conclusi i lavori. Per Lorenz Cristian, presidente della società sciistica Buffaure, la pista Vulcano è un'ulteriore risorsa importante per quest'area. "Questa nuova discesa porterà valore aggiunto. Ci occorrevano nuove piste di elevato livello in termini di difficoltà tecnica per aumentare l'afflusso turistico".
Considerate le condizioni fisiche del sito, il clima avverso e la tempistica di costruzione limitata, si deve riconoscere al team Misconel la bravura nell'aver portato a termine l'incarico in tempo per la stagione invernale 2014-15.
Misconel è consapevole che i macchinari Volvo si sono dimostrati particolarmente affidabili e sono stati una scelta ovvia per questo progetto. Inoltre, poiché Volvo CE fornisce un livello di manutenzione superiore per tutte le attrezzature, i macchinari utilizzati nel progetto non hanno causato alcun problema post-vendita.
"Non abbiamo mai riscontrato difficoltà. In genere risolviamo qualsiasi problema autonomamente nel nostro garage, ma ogni volta che abbiamo avuto bisogno dei servizi Volvo, ci hanno sempre risposto in modo rapido e competente", afferma Giulio Misconel.

Articolo di John Bayliss
Fotografie di Jennifer Boyles

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