Il settore delle macchine movimento terra italiano registra un momento positivo soprattutto per quanto riguarda l'export. Lo dice un rapporto dell'Osservatorio Samoter-Veronafiere secondo cui Europa e Medio Oriente sono le regioni in cui si esporta di più.
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Il settore macchine movimento terra italiano registra un momento positivo, soprattutto per quanto riguarda l'import-export di macchine e attrezzature.
Un rapporto dell'Osservatorio Samoter-Veronafiere sul mercato “construction equipment” realizzato in collaborazione con la società di consulenza Prometeia parla chiaro: tra gennaio e giugno 2015 le esportazioni di macchine e attrezzature del movimento terra italiane sono cresciute del 8,3% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Una percentuale che indica un aumento di fatturato di 524,2 milioni di euro. Il risultato è positivo anche per quanto riguarda l'import che ha visto un aumento del 38,1% raggiungendo i 208,7 milioni di euro.
I risultati relativi al mercato delle macchine movimento terra rientrano all'interno di uno studio dedicato da Samoter all'intero settore del commercio estero delle macchine e attrezzature per le costruzioni (macchine e attrezzature per movimento terra, macchine stradali, per calcestruzzo, gru a torre, macchine per la preparazione degli inerti e quelle per la perforazione) . Il settore registra nel complesso un saldo positivo dell'import-export di 950 milioni di euro.
Nei primi sei mesi del 2015, l'export italiano è andato “forte” in Europa Occidentale con 466,5 milioni di euro (+6,9%), in Medio Oriente con 117,7 milioni (+13,8%), in Asia con 123,9 milioni (+39,6%), in Nord America con 115,7 milioni (+31,5%). L 'Africa con 52,2 milioni (+7,4%) si conferma per l'export italiano la seconda area regionale.